Telenovela "Marina/Ribelle" storia di un successo tv 


IL FEMMINICIDIO DI LILLY, BEATRICE CHE OTTIENE GIUSTIZIA DOPO LO STUPRO, E IL MASCHILISMO DI ALEX
(Testo: a cura di Viviana Pizzi)



Grecia Colmenares e Ricardo Darin. La telenovela è stata
trasmessa in Italia nel 1990 con il titolo di "Ribelle".
Negli anni successivi, dopo la prima tv su Mediaset è
stata passata alle rete locali con il titolo di "Marina".
 E’ stata la telenovela argentina del 1989 che ha cambiato il ruolo della protagonista di una produzione del genere. Si tratta di Marina- Rebelde e inviata in Italia nel 1990 e trasmessa per la prima volta da Retequattro. Ora è in programmazione dal 9 di ottobre 2013 su Vero Capri alle 18.30 e in replica alle 9.30 del mattino successivo. Dopo essere passata per tutte le reti locali e anche su Lady Channel. 

 LA TRAMA PRINCIPALE Marina non è la classica protagonista sfortunata come lo era stata Topazio, interpretata sempre da Grecia Colmenares. Non è nemmeno Manuela. E’ una donna in carriera che ha studiato. Vive in una famiglia benestante e ha una storia d’amore con un uomo della stessa sua classe sociale. Studia e diventa un’affermata stilista di moda. Fino a questo punto sono riusciti a innovare il personaggio di Marina. In amore però resta vittima come le altre donne interpretate dalla Colmenares. Vittima di intrighi e manovre di altri come lo era stata Topazio e come lo era anche Manuela. La sua relazione con Alex è stata ostacolata soprattutto da suo padre Germano, che è arrivato a pagare un testimone falso pure di farlo arrestare con false accuse, e dalla madre di Alex Valentina Alonso. Perché odiava la madre di Marina, Eugenia Roldan, che in passato era stata l’amore di suo marito Adriano. 

 IL MASCHILISMO DI ALEX E LE INSICUREZZE DI VALENTINA E IVANA 
 Cosa fa Valentina per separare Alex da Marina? Risveglia il lato più maschilista che è in suo figlio. Gli fa notare che Marina è frivola, che pensa solo alla carriera e che non lo ama veramente. Perché se così fosse lascerebbe tutto per seguirlo. E poi arriva a tramare insieme a sua nipote Ivana (che secondo lei è la moglie adatta per Alex) commettendo tutte le scorrettezze di questo mondo. Anche quello di credere che Marina, quando è incinta, non aspetta il suo nipotino ma il figlio di Andrea, cugino di Alex e rivale in amore. La storia alla fine termina col il classico lieto fine ma Marina non appare la femminista che l’autrice voleva far apparire. Soprattutto perché, durante la prima fase di matrimonio, non solo non riesce a imporsi sul marito ma deve anche accettare di convivere con
la sua amante Ivana. E Alex chi è? Il classico stereotipo maschilista chema che n ogni giorno le femministe combattono. Un uomo che ama sinceramente Marina on disdegna di andare a letto con altre donne. E se a farlo volesse essere lei (in realtà non lo farà mai) la accusa di essere una donna facile e sconsiderata: una che non sa amare. Mentre lui non solo andrà a letto con Caterina Daniels, una donna molto ricca che morirà assassinata, ma porterà nel suo letto anche la cugina Ivana. E lo farà pur sapendo che in passato Marina e sua cugina erano state migliori amiche. Durante la trama della telenovela però per cattiva passerà soltanto l’antagonista. Verrà fatta passare per l’amante anche quando Alex e Marina ancora non si sposano e alla fine di tutto quello che succede viene incolpata soltanto lei, che dovrà far fagotto e andare via dopo essere stata rinnegata da tutta la famiglia. Anche da chi come la zia si è servita di lei per i suoi scopi. Ivana la cattiva per farla passare per perfida le danno anche una sfumatura del personaggio terribile: non vuole figli e per evitare di finire nei guai per un figlio che non desidera si provocherà un aborto spontaneo buttandosi dalle scale di proposito. Come se non voler essere madre equivale ad essere cattiva.

BEATRICE L’EROINA BUONA CHE VIENE STUPRATA, FA NASCERE IL FIGLIO DELLA VIOLENZA, ED HA AVUTO GIUSTIZIA

 E la questione della donna buona solo se madre la ritroviamo anche nel personaggio di Beatrice. La sorella maggiore di Marina vittima di un terribile stupro quando aveva solo 13 anni. Beatrice è buona perché ha fatto nascere Tati, la figlia della violenza subita da Vincenzo Moran. Ma la bambina nasce addirittura dopo che i nonni (Germano ed Eugenia) non volevano che nascesse. E’ una telenovela comprensiva nei confronti delle vittime di stupro come Beatrice Roldan? All’inizio no perché si mette in evidenza soltanto la vergogna dei genitori di far sapere quanto accaduto alla loro fi
glia. Genitori che faranno passare la loro nipote per figlia per nascondere lo scandalo. Alla fine, Germano ed Eugenia però capiscono di aver sbagliato. Sarà lui stesso a rivelare la verità alla
nipote. Ed è allora che la telenovela diventa ottima sotto questo aspetto. Mettendo in evidenza che, purtroppo, se non si denuncia subito una violenza subita non si può avere più giustizia. Come nel caso di Beatrice che, nonostante denuncia la cosa pubblicamente durante una trasmissione televisiva, non riesce ad ottenere che insulti e ingiustizie. E soprattutto disprezzo dalla moglie di Vincenzo che preferisce credere a suo marito e non a una donna come lei. Le crederà soltanto quando Vincenzo picchierà anche lei con la stessa violenza. Solo allora si farà venire i dubbi necessari. Contro di lei ci saranno anche Valentia ed Ivana che preferiranno tramare che non credere al dolore di una donna. Ma alla fine Beatrice subirà un’altra violenza e solo allora, con la denuncia opportuna, avrà la possibilità di avere giustizia e vedere il colpevole condannato.
 E INFINE DANNI IL VIOLENTO: TRA IL FEMMINICIDIO DI LILLI E I MALTRATTAMENTI A TATI 

Marina è una telenovela moderna perché tra le donne che subiscono violenza c’è Tati, picchiata dallo stesso Danni. E Lilly che a causa del suo rapporto sbagliato con lo stesso Danni al termine di una lite finisce per essere assassinata. Quello che oggi verrebbe definito un femminicidio. Alla fine anche Lilly e Tati avranno la loro giustizia e vedranno il loro aguzzino dietro le sbarre. Marina è una telenovela che unisce il femminismo e il maschilismo in una dose che si trova nella società reale. Forse di tutte le trame in onda in questo momento è quella che più si avvicina al mondo reale. I complimenti a Ligia Lezama che ne ha scritto la trama 25 anni fa. Un vero precursore di quanto sarebbe avvenuto tra uomini e donne nel 21esimo secolo.

Commenti

Post popolari in questo blog

"Grecia", la trama, il cast e curiosità della nuova telenovela di TV2000

Figli miei vita mia, ieri e oggi: che fine hanno fatto gli attori del cast

Anni '80: ecco le telenovelas portavoce di un'intera generazione - Le più viste in Tv -